22 Maggio è Santa Rita: Patrona dei Casi Impossibili

Santa Rita: Patrona dei Casi Impossibili

Oggi è il 22 maggio, il giorno in cui si celebra Santa Rita da Cascia, conosciuta in tutto il mondo come la Santa dei Casi Impossibili. Una figura amata, rispettata e invocata non solo da chi segue la tradizione cattolica, ma anche da chi sente che, nei momenti più bui, c’è bisogno di una forza superiore che possa riaprire ciò che la vita sembra aver chiuso.

Santa Rita è la protettrice delle situazioni disperate, delle ferite che non guariscono, dei desideri che sembrano spezzati. E proprio oggi, nel giorno a lei dedicato, sento il bisogno di onorarla non solo con parole, ma riconoscendo profondamente quanto la sua energia sia presente anche nel mio lavoro.

L’energia di chi non si arrende

Santa Rita fu moglie, madre, vedova, monaca, mistica. Una donna che attraversò ogni prova dell’esistenza con lucidità spirituale e fede incrollabile, riuscendo a trasformare ogni dolore in luce. Il suo simbolo è la rosa fiorita in inverno: qualcosa che non dovrebbe essere possibile, ma che accade grazie alla forza invisibile dello spirito.

Ed è qui che sento il mio legame più profondo con lei. Perché anche nel mio lavoro come sensitiva, parapsicologa e operatrice spirituale, arrivano a me storie “fuori stagione”, anime in cerca di una rosa in mezzo al gelo. Persone che hanno provato tutto. Persone che nessuno ascolta più. Persone che non credono più nella possibilità.

Ma è proprio allora che inizia il vero cammino.

Il parallelismo con Santa Rita

Io non faccio miracoli. Io ascolto, leggo, interpreto, canalizzo. E lo faccio con strumenti che non sono frutto di improvvisazione, ma di studio profondo, sensibilità sviluppata e accesso a piani sottili dell’energia.

Come Santa Rita si è fatta tramite tra la volontà umana e quella divina, anch’io – con umiltà – mi pongo come canale tra il visibile e l’invisibile, tra ciò che si conosce e ciò che solo l’anima sa.

Spesso chi arriva da me lo fa con gli occhi rossi, il cuore stanco, e una frase sulle labbra: “Mi hanno detto che non c’è più nulla da fare.” Io invece sento che proprio lì può cominciare il vero lavoro.

Non una “magia”, ma una chiamata spirituale

Nel giorno in cui il mondo ricorda la Santa dei casi impossibili, voglio dirlo chiaramente: non faccio promesse da venditori di speranze. Il mio è un percorso energetico e parapsicologico autentico, profondo, basato sulla connessione tra intenzione, simbolo e vibrazione.

Quando una relazione si spezza, quando un legame si blocca, quando un’anima perde la rotta… non serve uno slogan, serve una mappa spirituale, serve qualcuno che sappia orientarsi nell’invisibile.

Il mio studio: come un altare

Nel mio studio – sia fisico che a distanza – creo uno spazio sacro. Lavoro con strumenti unici e pratiche esclusive che uniscono la lettura tarologica, l’analisi astrologica e la canalizzazione energetica.

Tutto ciò non è improvvisazione, ma un vero lavoro di sintesi tra scienza dello spirito, tradizione esoterica, e conoscenza parapsicologica avanzata.

E anche se non uso simboli religiosi in modo esplicito, sento che la presenza di figure come Santa Rita ispira il mio operato: perché anche lei ha ascoltato l’invisibile quando nessun altro osava farlo.

Memento

Se stai attraversando un momento di crisi affettiva, un legame spezzato, una relazione che si è fatta impossibile… non sei sola. Se ti senti “un caso disperato”, sappi che è proprio a te che mi rivolgo.

Ho aiutato centinaia di persone a trovare nuova armonia, risposte e direzioni laddove sembravano finite.

Non sei una pratica da “call center”, non sei un numero. Se stai leggendo queste parole, è perché qualcosa ha già iniziato a muoversi.

Nel giorno di Santa Rita, lascia che l’impossibile torni possibile.
Affidati a chi non lavora con illusioni, ma con vera connessione energetica.