C’è qualcosa, nell’essere umano, che sfugge a ogni strumento di misura.
Non è la mente, non è il cuore, non è il sangue che scorre nelle vene: è l’anima, quel nucleo invisibile che da millenni accompagna la storia dell’uomo e delle sue domande più grandi.
Il mistero che attraversa i secoli
L’anima è il mistero che sopravvive a ogni epoca. Filosofi, scienziati, religiosi e poeti l’hanno cercata in infiniti modi, trovandola sempre altrove: nei sospiri della preghiera, nel battito improvviso di un’emozione, nell’istante sospeso fra la vita e la morte.
Aristotele la definiva “la forma del corpo”, Cartesio la separava dalla materia, mentre per Jung era “il ponte fra conscio e inconscio, fra umano e divino”.
L’anima nell’era moderna
Oggi, nell’era dei circuiti e dell’intelligenza artificiale, l’anima resta l’unico spazio non riproducibile.
È ciò che vibra quando una melodia ci commuove, quando uno sguardo ci attraversa, quando sentiamo che esiste qualcosa di più grande di noi.
È il codice segreto dell’essere, una trama di luce e memoria che custodisce ogni emozione, ogni incontro, ogni ferita.
Le tradizioni e il viaggio dell’anima
Secondo molte tradizioni, l’anima non nasce e non muore: viaggia, cambia forma, si evolve.
In Oriente è un soffio che trasmigra; nella mistica occidentale, è una scintilla divina che anela a ricongiungersi alla fonte.
Ma ovunque la si cerchi, appare come un richiamo: un invito a guardare oltre il visibile, oltre la superficie del mondo.
L’anima come specchio interiore
C’è chi la percepisce nei sogni, chi nei momenti di profonda solitudine, chi nel sorriso improvviso di uno sconosciuto.
È il luogo dove si intrecciano il destino e la libertà, dove il dolore diventa conoscenza e la gioia diventa gratitudine.
- La memoria della nostra eternità
Forse l’anima è proprio questo: la memoria della nostra eternità.
Quella parte di noi che non si arrende al tempo, che continua a credere nell’amore, che cerca sempre la luce anche dopo la notte più lunga.
E mentre la scienza tenta di spiegarla, l’anima continua a parlare un linguaggio silenzioso, antico, impossibile da tradurre.
Forse il suo segreto è proprio questo: non vuole essere capita, ma riconosciuta.
– Parapsicologa Sensitiva Medium Pamela Plowden